Banca Cambiano, Bilancio 2016

b_MG_1330Presentato oggi in anteprima alla Conferenza stampa nella sede fiorentina di Villa Fagan, il Bilancio del 133esimo esercizio, chiuso al 31.12.2016, che verrà sottoposto all’approvazione all’Assemblea dei Soci, sabato 6 maggio prossimo a Castelfiorentino.
L’esercizio 2016 si è chiuso con un utile netto di 5,1 milioni di euro, pur a fronte dell’assorbimento di oneri straordinari sostenuti nell’esercizio, per il sostegno delle banche in crisi, per quasi 4 milioni di euro.
Un risultato che si qualifica ancora più positivamente in quanto va inserito nel contesto economico e finanziario estremamente difficile, dove le imprese operano fra mille difficoltà e con un rischio aggravato che si riflette nei bilanci delle banche che sono parte integrante del sistema e ne condividono il rischio di credito che ne deriva.
E’ stato osservato però che comunque in Italia l’economia è in leggera ripresa e secondo gli ultimi dati Istat, nell’intero 2016 il PIL è cresciuto dell’1% (+0,7% nel 2015): un dato significativo da monitorare e sostenere.
Questi i dati esposti dal Presidente Paolo Regini e dal Direttore generale Francesco Bosio che verranno presentati all’Assemblea dei Soci:
La raccolta complessiva ha raggiunto la cifra di 2.591 milioni con in incremento pari al 2,62% mentre a livello nazionale ha subito una flessione dello 0,6% (fonte ABI), e il comparto del Credito Cooperativo dello 0,7%.
Sia pur con i limiti severi imposti dai profili di rischiosità e da una domanda di credito in netta flessione, la gestione aziendale è stata incentrata prevalentemente sull’intermediazione creditizia. L’attività della Banca nel 2016 ha proseguito la realizzazione di progetti a forte impatto organizzativo, finalizzati a migliorare e razionalizzare l’efficacia e l’efficienza operativa sia dei processi di business verso la clientela, sia dei processi interni a supporto.
Sono stati interessati molteplici ambiti progettuali, con l’obiettivo da un lato di continuare nel costante miglioramento della struttura della Banca, dall’altro di mantenere l’assetto organizzativo aziendale costantemente allineato al recepimento effettivo delle nuove disposizioni normative.
Avvantaggiati da una adeguata gestione aziendale, la Banca ha mantenuto come target principale di destinazione il segmento famiglie e piccole e medie imprese, ricercando il massimo frazionamento per soggetti e diversificazione economica settoriale.
I crediti verso la clientela ammontano a fine dicembre a 2.137 milioni, in incremento effettivo del 6,99%, pari a 138,9 milioni di euro. Incremento che è stato superiore a quello del sistema bancario nel suo complesso (+0,4%; fonte ABI).
L’incidenza degli impieghi economici effettivi netti sulla raccolta diretta effettiva da clienti risulta essere del 98,50% contro l’88,42% dell’esercizio scorso.
A fine 2016 il totale dei crediti deteriorati, al netto delle svalutazioni compiute, sono pari all’11,68% sul totale dei crediti netti, rispetto al 13% del 31 dicembre 2015.
Oltre all’attività tradizionale della raccolta e degli impieghi è stato riservato allo sviluppo di tutta l’area dei servizi con importanti accordi anche per la distribuzione di prodotti di terzi, con particolare riguardo al settore assicurativo e dei servizi di investimento.
Incrementando l’interazione con i Gruppi di Gestione Patrimoniale tra i più importanti a livello nazionale e mondiale: F.Templeton, Jp Morgan, E Rothshild, Shroders, M&G, Natixis, Lombard Odier, Anima, Arca, Ubi Pramerica e non ultima GpPlus, nata dalla collaborazione tra INVEST BANCA e IShares di BlackRock.
Numerosi e rilevanti gli interventi, come da sempre nel rispetto di etica e trasparenza, di carattere benefico, sociale (nuove povertà, emergenze sociali) e culturale nelle zone di insediamento della Banca, aventi come soggetti giovani, anziani, sanità e associazionismo per una spesa complessiva per sponsorizzazioni, pubblicità e beneficienza sostenuti nel 2016 di 1.712.012,06 euro.
L’esercizio 2016 è stato fortemente caratterizzato dalle attività complesse e articolate di predisposizione dell’ISTANZA per la così detta way out, con documenti prodotti e successive integrazioni alle Autorità di Vigilanza: operazione che si è perfezionata il 16 novembre 2016 con la ricezione da parte della Banca d’Italia, dopo quello della BCE del 5 ottobre 2016, del nulla osta all’operazione, che ha permesso alla BCC di diventare, dal 1 gennaio 2017, Banca Cambiano 1884 SPA, con la strutturazione derivante dalla legge di riforma del Credito cooperativo, in Gruppo bancario con l’Ente Cambiano Scpa.

Solido resta il Patrimonio con un valore CET 1 Ratio del 14,66%.

Firenze 5 maggio 2017

 

Maria Siponta De Salvia
Responsabile Ufficio Comunicazione
mobile 3668538859

 

Clicca qui per la photogallery

Documenti allegati

Comunicato Stampa Slides